Toiano

Toiano è un borgo nel comune di Palaia, in provincia di Pisa. Piccolo e molto antico. Non è una meta turistica. Per nulla. Anche perché qui di turistico c’è ben poco. Ma c’è il silenzio, il mistero, l’incanto di sentirsi gli unici uomini del paese. E tanto degrado: il sito è quindi stato incluso nella lista dei luoghi del cuore da salvare del FAI. Il piccolo paese fantasma, tra i corsi dei torrenti Chiecinella e del Roglio, risale all’alto medioevo, e la sua struttura è quella di un castello a cui si accede tramite ponte, molto probabilmente un tempo levatoio.

Inizialmente sotto il dominio lucchese, successivamente nella mani pisane e poi sotto l’egemonia fiorentina, nel 1364 il paese fu distrutto dai Fiorentini a condizioni di pace. Il territorio fu restituito ai Pisani e fu ricostruito interamente, ribattezzandolo Toiano Nuovo. Poi, nel 1406, Firenze lo mise nuovamente in ginocchio. Alti e bassi del borgo toscano, che terminarono con la fine del millennio: quella popolazione di cinquecento persone si spostò in massa, durante gli anni Sessanta, nei grandi centri urbani. Toiano è anche ricordato per il delitto di Elvira Orlandini del 1947, trovata sgozzata nei boschi appena ventenne.

La strada che porta qui è lunga oltre 5 chilometri, ma larga soltanto tre metri: due auto riescono ad evitarsi a malapena, ma questa circostanza capita davvero di rado. Tra le vie del borgo, una chiesa sconsacrata risalente all’XI secolo, dedicata a San Giovanni Battista. Una unica strada attraversa il centro fantasma: via del Castello, lunga appena 50 metri. Poche case, pochi scorci di vecchi palazzi, tante rovine. Ed un cimitero, segno inconfondibile di una civiltà che ora non c’è più. O quasi. Oggi il paese ha un solo abitante: un quarantenne toscano, di mestiere sommozzatore, che ha deciso di fare, coraggiosamente, l’eremita. E di vivere la natura che Toiano abbraccia, tra vigneti ed alberi di frutto, un volo di rondini ed un dolce tramonto.